Regia di Wes Craven vedi scheda film
Wes Craven è una delle figure importanti del cinema horror degli ultimi quarant'anni:"L'ultima casa a sinistra","Nightmare","Scream",sono tutti figli suoi,ed il regista si è improvvisato anche romanziere.Un talento con una visione calvinista delle cose,come ha scritto qualcuno,ma più che altro,uno dei più politici,come Romero,tra i cineasti specializzati nel mettere i brividi alle platee.Anche il thriller "Red eye" di pochi anni fa aveva una forte venatura politica,e non è da meno neanche "Il serpente e l'arcobaleno",che molti recensori ritengono il suo miglior lavoro,in cui si ipotizza che nella Haiti sotto dittatura, dove la mitologia vooodoo è prosperata,gli zombies sono controllati da chi ha il Potere,e la polizia segreta cattura persone dissidenti per tramutarle in esseri senza mente,dei morti vivi in balia di chi li sa giostrare. Il film ha appunto una partenza molto intelligente,non tutto è ben combinato,forse ad un certo punto Craven paga l'incertezza sul seguire lo spunto "serio" oppure dare più spazio al versante fantastico-orrorifico del plot:certo,non mancano sequenze suggestive,come il giaguaro proiettato dalla mente del protagonista che da pericolo si tramuta in felino affettuoso,ma c'era materia per incidere più a fondo,soprattutto sulla contrapposizione tra poteri,come le case farmaucetiche contro stregonerie e rituali macabri,in fondo similari,come suggerisce a mezza voce la sceneggiatura. Un discreto horror,ma non così memorabile come molta critica ritiene.
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