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Il sergente York

Regia di Howard Hawks vedi scheda film

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La recensione su Il sergente York

di Baliverna
8 stelle

Certo, è un film che sostiene l'intervento in guerra degli Stati Uniti, ma sarebbe riduttivo definirlo un mero film di propaganda. Innanzitutto è condotto da Hawks con mano agilissima, sì da godere di un'estrema scorrevolezza e compattezza, senza il minimo momento di stanca. In secondo luogo, cerca di affrontare e di risolvere (e in un certo senso ci riesce) certi dilemmi morali come la giustezza o meno di combattere una guerra per un cristiano che crede fermamente negli insegnamenti della Bibbia, come il nostro sergente York. Viene data in sostanza questa risposta: se l'intervento in guerra, con la conseguente uccisione di almeno qualche uomo, consente di evitare problemi maggiori e più numerosi morti, allora il combattere è moralmente corretto. Non si può dire che il ragionamento non fili, e che di base non sia giusto, ma bisogna anche rilevare che in realtà la questione è in realtà molto sottile e passibile di molte strumentalizzazioni e manipolazioni. Si sa infatti cosa siano l'egoismo, la cupidigia, la superbia, e l'inclinazione ad imporre il proprio potere che si agitano nel cuore dell'uomo. E si sa anche come l'uomo facilmente giudichi la sua causa e il suo interesse con grande favore e comprensione, e come giudichi quella degli altri uomini con estrema severità, se non con ostilità. Quando insorge un conflitto tra due popoli, pertanto, si può attenersi al principio che il film propone, ma bisogna andarci molto cauti nel giudicare la propria causa degna di una guerra moralmente giustificata. Tuttavia, visto che il film parla della Prima Guerra Mondiale ma pensa alla Seconda, si può aggiungere che il fermare Hitler era un dovere per tutte le nazioni.
Va anche rilevato che il film non incappa in quella retorica militaristica che rende antipatica un'opera.
Precisato questo, non si può che lodare la regia di Hawks, la sceneggiatura solida che giostra abilmente tra commedia e dramma, e un protagonista al massimo della forma. Gary Cooper, infatti, riesce a interpretare un uomo sicuro di sé e ingenuo allo stesso tempo, tanto che non si accorge neppure della malizia dei suoi istruttori militari inizialmente hanno verso di lui. Le schermaglie amorose tra lui e la ritrosa bella del villaggio sono gustose e in un indovinato tono di commedia. Forse ricordano più quelle dei film di Ford che degli altri film di Hawks, dove la donna finisce sempre per fare la parte della leonessa su un uomo che soccombe.

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