Regia di Michael Spierig, Peter Spierig vedi scheda film
Trasfigurazione della vita in un incubo/sogno disturbante, il cui meccanismo fanta-biologico ad urobòro pulsa di vivido fascino magnetico.
Predestination è la storia di una vita letteralmente generatasi dal niente, circolarmente illimitata e vissuta in loop. È la storia che racchiude tutte le storie, di tutte le vite: maschi e femmine, forti e deboli, buoni e cattivi. È sostanzialmente la trasfigurazione della vita in un incubo/sogno disturbante, il cui meccanismo fanta-biologico ad urobòro (la celebre figura del serpente che si mangia la coda) pulsa di vivido fascino magnetico. Il terzo lavoro dei fratelli Michael e Peter Spierig lascia senza fiato, insomma, per tutto il suo tortuoso e straniante dispiegamento, sino a un finale che lascia di stucco e merita l'applauso. Era davvero dai tempi di Matrix che la fantascienza cinematografica non stupiva in questo modo, eccezion fatta forse solamente per Inception (di cui fra l'altro si scorge qualche piccolo riverbero). Una regia essenziale – gli effetti speciali sono circoscritti a rari momenti – concorda con una sceneggiatura tesissima, la quale traduce in cinema un geniale racconto di un maestro del genere come Robert A. Heinlein non arrestandosi ai meri concetti di paradosso e predestinazione, bensì utilizzandoli per giungere a temi più alti quali lo scopo e il dolore dell'esistere. Lodevoli le prove dei due protagonisti Sarah Snook e Ethan Hawke.
La musica è composta dallo stesso Peter Spierig.
♥ Film ECCELLENTE (9) — Bollino ROSSO
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