Regia di Piero Schivazappa vedi scheda film
Un umile operaio di provincia viene adocchiato da una miliardaria disposta a tutto pur di averlo. Il problema è che, per quanto tentenni di fronte alla prospettiva economica, l'uomo non è affatto convinto dalla mole invereconda della pretendente. La passione di quest'ultima per il canto aiuterà a unire la coppia.
Una sera c'incontrammo è uno dei rari titoli girati per il cinema da Schivazappa, frequentatore piuttosto - come regista - del piccolo schermo; una commedia leggerina leggerina con toni talvolta sguaiati e qualche caduta di tono evitabile, che poggia tutta sulle spalle non solidissime di Johnny Dorelli. Tutt'altro che un cattivo interprete: ma messo da solo al centro della scena non rende al suo meglio, non è certo un mattatore insomma; nel resto del cast troviamo Ugo Bologna, Fran Fullenwider, Ugo D'Alessio, Lia Tanzi e nomi degni di ancora minor nota. Sceneggiatura firmata da Enrico Vaime, Italo Terzoli e dal regista, tratta dal romanzo Amare significa degli stessi Vaime e Terzoli; le trovate non mancano, ma al di là di qualche scenetta più o meno riuscita, dell'intero lavoro rimane poco. Se si pensa che Schivazappa aveva appena finito di girare, per la Rai, Processo al generale Baratieri per la sconfitta di Adua, d'altronde diminuiscono automaticamente le pretese sull'opera, già di per sè scarne; Dorelli proveniva invece da un periodo abbastanza buio come attore, ma proprio da questo momento la sua carriera riprenderà vigore, fino quantomeno ai primi anni Novanta. 2,5/10.
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