Regia di Pepe Danquart vedi scheda film
L'odissea del piccolo Srulick, un bambino ebreo costretto ad una continua fuga nella Polonia devastata dalla guerra, è ben rappresentata in questo valido film dove la crudezza degli eventi viene solo in parte stemperata dall'innocenza dell'infanzia. Tutto è dominato da un continuo senso di precarietà, come se la fuga fosse anche metaforicamente un non-vedere le parti più orrende della guerra e della persecuzione ebraica. Nonostante tutto il piccolo protagonista, privato pure di un braccio, riuscirà a ritrovare una parvenza di normalità nonchè la sua vera fede che, per necessità, aveva dovuto occultare in cambio della sopravvivenza. Ottima l'interpretazione dei due gemelli che impersonano il protagonista in due fasi distinte del racconto.
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