Espandi menu
cerca
Sequestro di persona

Regia di Gianfranco Mingozzi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 16
  • Recensioni 11104
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sequestro di persona

di mm40
4 stelle

Secondo lungometraggio di Mingozzi, proveniente - anche se difficilmente si direbbe - da esperienze felliniane, con ambizioni di denuncia ed un'impostazione verista che prende spunto dalla cronaca nera. Il titolo di per sè è già lapidario, non occorre aggiungere altro per capire il tenore dell'opera; sicuramente avanti con i tempi (questo genere di film in Italia comincerà a svilupparsi concretamente nei primi '70), è però questo un prodotto non particolarmente brioso e più interessato a raccontare gli stati d'animo dei personaggi coinvolti nelle vicende che le vicende stesse (in questo senso la prospettiva si capovolgerà fra qualche anno, quando le medesime tematiche verranno trattate in chiave adrenalinica, sfruttando principalmente la componente dell'azione e tralasciando ampiamente le psicologie dei personaggi). Mingozzi, nel nome di questo citato 'verismo' cronachistico, non disdegna neppure di ricorrere ad uno sgradevole espediente come la gambizzazione di alcune pecore nella prima scena del film (difficile credere che nel 1967 una scena simile - un'auto che piomba in corsa su un gregge che pascola - potesse essere in qualche modo simulata); negli anni successivi il regista avrà modo di sfogare questa passione truculenta in altre occasioni (vedasi Flavia, la monaca musulmana, per es.). Peccato che il risultato sia così limitato, perchè il cast era di prim'ordine: una coppia di interpreti giovani e bravi (Franco Nero e la bellissima Charlotte Rampling), le musiche di Riz Ortolani, il montaggio di Ruggero Mastroianni e soprattutto la sceneggiatura - in collaborazione con il regista - di Ugo Pirro; ci si poteva aspettare sicuramente di più (come farà poco più tardi - 1969 - Lizzani con Barbagia, la società del malessere, che inquadra la problematica della malavita sarda dal punto di vista sociopolitico). 5/10.

Sulla trama

Sardegna. Un ragazzo viene sequestrato davanti alla fidanzata, per strada. Lei, sconvolta, denuncia il fatto, nonostante la famiglia sia contraria. Ma un amico del ragazzo si offrirà in suo aiuto...

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati