Regia di Roger Corman vedi scheda film
In questo film lo sguardo di Corman è una luminosa patina di normalità spalmata sull'oscuro terrore che cova nelle retrovie dell'esistenza. Qui, come ne "La vergine di cera", l'essenza letteraria dell'horror è presentata come un'infiorescenza artistica e creativa sbocciata sul fertile terreno delle nostre irrazionali paure. Il risultato è un gioco seducente ed intricato, che accende la fantasia e nasconde la verità, come nel più puro spirito del giallo. La straordinaria interpretazione di Ray Milland asseconda perfettamente questa ambivalenza, tipica dei fantasmi umani che animano, nella nostra mente, l'indefinibile soglia tra la vita e la morte.
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