Regia di Guido Brignone vedi scheda film
Nella Napoli del 1860, con i garibaldini che stanno liberando la Sicilia e risalgono lo stivale, la nobildonna Elisa vive soggiogata dal figlio Federico, viziato e spendaccione. Borbonico convinto, il ragazzo è l'esatto opposto di Eva, virtuosa sorellastra innamorata di Giorgio, simpatizzante dei Mille. La lotta di famiglia prende molto presto pieghe tragiche, ma l'arrivo in città di Garibaldi spariglia le carte in tavola.
Il testo di partenza è un romanzo d'appendice di Francesco Mastriani, autore anche della Cieca di Sorrento e di molte altre opere di stampo verista ambientate nel meridione dell'Ottocento; la sceneggiatura è qui opera di Fulvio Palmieri e Gherardo Gherardi. Siamo di fronte a una pellicola destinata al mero intrattenimento, con toni altamente melodrammatici, recitazione spesso retorica e una risoluzione lieta che appaga anche il pubblico meno pretenzioso; La sepolta viva è un'opera realizzata con indiscutibile mestiere e non sorprende pertanto che dietro la macchina da presa si trovi l'esperto Guido Brignone, parimenti autore in quel 1948 della ben più spensierata commedia Il barone Carlo Mazza. Milly Vitale, Paul Muller, Carlo Tamberlani, Tina Lattanzi, Evi Maltagliati, Enzo Fiermonte sono i nomi di maggior spicco tra gli interpreti e valgono senza dubbio il prezzo del biglietto; la durata limitata a un'ottantina scarsa di minuti è da considerarsi giusta. Poca sostanza, intreccio sufficientemente solido con intrighi e sentimenti forti, morale banalotta con, sullo sfondo, l'impresa dei Mille: tutto qui. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta