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L'uomo che bruciava i cadaveri

Regia di Juraj Herz vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo che bruciava i cadaveri

di Baliverna
8 stelle

CONTIENE ANTICIPAZIONI - Inquietante questo film, e originale. Juraj Herz, regista che si è cimentato con buoni risultati anche nel genere antitetico della fiaba, costruisce un'atmosfera infida, di minaccia, come se fossimo in un incubo, anche se calmo. Il sonoro, le inquadrature, gli ambienti (terribile l'obitorio con tutte quelle casse da morto, col soffitto basso e opprimente...) comunicano una sottile angoscia e una sensazione di macabro e di morte. Lo humor nero e il gusto per lo schifoso, per fortuna, non ci sono. Le immagini scabrose, come le statue di cera del museo delle torture e le stesse salme nelle bare, vengono mostrate da lontano e per brevissimi istanti: l'effetto inquietante è comunque garantito. Il film ha anche una quota di erotismo per i molti nudi, benché istantanei; esso però viene ampiamente stemperato dal macabro e dalla tensione che vi si respira. Anche le variegate inquadrature e i sinuosi movimenti di macchina di cui Herz fa uso comunicano disorientamento e angoscia.
In generale, la regia è un ottimo esempio di sapienza tecnica sempre connessa col contenuto, e mai sfoggio di abilità fine a se stesso. Molto del merito della riuscita va concesso al protagonista Rudolf Hrusinsky, perfetto per il suo personaggio di pazzoide nascosto, uomo sottilmente sadico, dalle maniere untuose ma taglienti, e dalla doppia moralità. Anche la sua filosofia è inquietante e malata, con quell'insistenza sulla sorte dell'anima dopo la morte, in base a credenze di stampo neo-pagano e della ventura New-Age. Il suo mestiere di crematore di cadaveri e il gusto che ci mette non possono non attirare l'attenzione dei nazisti e dei collaborazionisti cecoslovacchi, ai quali viene subito in mente qualche idea sul suo possibile impiego sotto il regime hitleriano... E lui ci sta di buon grado.
Il film è ambientato nel periodo in cui Hitler si apprestava ad invadere la Cecoslovacchia, e fu girato mentre l'Armata Rossa si apprestava ad invadere la Cecoslovacchia... Non è difficile vedere nella pellicola una doppia valenza e un doppio messaggio. Piccola parte per l'occhialuto e giovane regista Jiri Menzel.

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