Nella Cecoslovacchia degli anni Trenta del Novecento, Kopfrkingl svolge con coscienza la propria professione di crematore di cadaveri, anche basandosi su convinzioni filosofiche che gli derivano dalla lettura del "Libro tibetano dei morti". All'ascesa del nazismo, il solerte funzionario, che ha riscoperto le proprie radici germaniche grazie all'amico Reinke, si lascerà prendere la mano dal fanatismo.
Note
Importante parabola del regista Herz - una delle ultime della Cecoslovacchia ancora libera - sull'ottusità del fanatismo politico. Si parla del nazionalsocialismo, ma i riferimenti allo stalinismo non sono puramente casuali.
Confezione da black-comedy british e forma anarchica "Novà vlna" celano un cuore pulsante arendtiano. Corto circuito sublime tra narrato (occupazione nazista del "38, "cremazione purificatrice") e l'attualità (invasione sovietica del "68, Jan Palach immolatosi come i bonzi). Monumentale Hrušínský. Gelido de profundis della primavera cecoslovacca.
Dalla (ex) Cecoslovacchia un film che critica, con lucida messa in scena, l'ideologia reazionaria e distruttiva del regime. Un dramma che conduce lentamente il protagonista lungo la perdizione. Perdizione di se stesso, prima ancora che dei sentimenti umani.
Seconda guerra mondiale, Cecoslovacchia. Kopfrkingl (Rudolf Hrusínský) è l'addetto al crematorio comunale. Uomo semplice, modesto, dalla insignificante apparenza. Concepisce l'attività come missione divina, in una lettura distorta delle filosofie buddiste sulla reincarnazione, certo che l'opera di "incenerimento" del corpo umano privo di vita,… leggi tutto
Karel Kopfrkingl, cinereo e macchiettistico direttore di un forno crematorio che gli piace nobilitare con l’epiteto di “tempio della morte”. Ossessionato dai suoi doveri, in una sua personalissima interpretazione distorta della filosofia buddista è convinto che la sua missione sia non solo quella di cremare i corpi, ma di permettere alle anime dei defunti di liberarsi…
Nella Cecoslovacchia degli anni trenta, il signor Kopfrkingl (Rudolf Hrusinsky) lavora con invidiabile spirito di abnegazione nel crematorio della città di Praga. Fervido sostenitore della filosofia buddista, Kopfrkingl crede nell’immortalità e nella trasmigrazione delle anime. Questi principi permeano fortemente il suo lavoro di crematore di cadaveri, che svolge come se si…
Seconda guerra mondiale, Cecoslovacchia. Kopfrkingl (Rudolf Hrusínský) è l'addetto al crematorio comunale. Uomo semplice, modesto, dalla insignificante apparenza. Concepisce l'attività come missione divina, in una lettura distorta delle filosofie buddiste sulla reincarnazione, certo che l'opera di "incenerimento" del corpo umano privo di vita,…
cecoslovacchia primi anni 30. hitler è già al potere e si respira un'aria difficile, dove alcune persone che si sentono molto sostenute dal governo tedesco che promette una rinascita della grande germania dopo la sconfitta e l'umiliazione della prima guerra mondiale, insitllano a forza gocce di nobiler sangue teutonico nel loro per prepararsi a farsi carnefici e per non…
CONTIENE ANTICIPAZIONI - Inquietante questo film, e originale. Juraj Herz, regista che si è cimentato con buoni risultati anche nel genere antitetico della fiaba, costruisce un'atmosfera infida, di minaccia, come se fossimo in un incubo, anche se calmo. Il sonoro, le inquadrature, gli ambienti (terribile l'obitorio con tutte quelle casse da morto, col soffitto basso e opprimente...)…
La mostruosità della banalità, quella che costituisce il substrato per i grandi crimini. Il viscido Kopfrkingl, impiegato presso il crematorio di Praga, uomo tutto lavoro e casa (di tolleranza), ha il culto della cremazione dei cadaveri (che rappresenta la fine di ogni sofferenza fisica), derivato dal buddismo tibetano, dal quale ha anche mutuato l'idea della trasmigrazione delle anime in…
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Confezione da black-comedy british e forma anarchica "Novà vlna" celano un cuore pulsante arendtiano. Corto circuito sublime tra narrato (occupazione nazista del "38, "cremazione purificatrice") e l'attualità (invasione sovietica del "68, Jan Palach immolatosi come i bonzi). Monumentale Hrušínský. Gelido de profundis della primavera cecoslovacca.
commento di Inside manDalla (ex) Cecoslovacchia un film che critica, con lucida messa in scena, l'ideologia reazionaria e distruttiva del regime. Un dramma che conduce lentamente il protagonista lungo la perdizione. Perdizione di se stesso, prima ancora che dei sentimenti umani.
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