Regia di Felix Herngren vedi scheda film
Allan alla vigilia del suo centesimo compleanno fugge dalla triste casa di riposo, intenzionato ad intraprendere un nuovo viaggio; finirà coinvolto in una serie di vicende tragicomiche, non molto diverse da quelle che hanno segnato la sua lunga straordinaria esistenza.
Ispirata all’omonimo e fortunato romanzo di debutto dello svedese Jonas Jonasson, la trama si sviluppa su due binari paralleli, con un continuo andirivieni tra presente e passato, intrecciandosi con gli ultimi cento anni di storia mondiale, rivisti con leggerezza e distacco attraverso lo sguardo dissacratorio del protagonista, sempre al centro di incredibili fatti, al fianco o al servizio di personaggi famosi ed eccentrici (Franco, Truman, Einstein, Stalin), responsabile di catastrofi e perfino di invenzioni che hanno cambiato il corso dell’umanità (come la bomba atomica).
Ha avuto una vita costellata di sciagure Allan, ma a prevalere nel suo racconto non sono la nostalgia o il dramma, neppure nella rievocazione di momenti tristi, come la guerra o la perdita di persone care, bensì un sentimento di ineluttabilità, serena accettazione della sorte, e continua sfida all’imprevisto.
Dietro il tranquillo e serafico vecchietto si nasconde infatti un piromane, un uomo potenzialmente sovversivo, astuto e inconsapevolmente geniale, che ha cambiato il mondo e la vita di molte persone con le sue incursioni. Un uomo che non sembra ancora stanco o rassegnato a veder scorrere gli anni che gli restano nell’immobilità e nella solitudine, ma ritrova nuova linfa, energia e motivazione in una fuga che ha i toni sempre più accentuati della farsa rocambolesca e grottesca, soprattutto nel finale. Imprevedibile, come sa esserlo spesso la vita.
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