Regia di John McNaughton vedi scheda film
Il motivo che mi ha invogliato alla visione del film era leggere nel cast il nome di Shannon, uno di migliori attori in circolazione, un motivo per allontanarsene era leggere il nome del regista, che dai tempi del suo unico titolo di un qualche valore (Henry Pioggia di Sangue, tra l'altro sopravvalutato) non é più andato oltre le qualità di un modesto artigiano.
Mi lascio vincere tuttavia dalla prima sensazione, guardo il film ed al termine della visione resto naturalmente deluso ed amareggiato, non tanto per la mediocrità complessiva dell'intreccio che resta nei confini del solito thriller che dovrebbe tenerti in tensione per l'intera durata e colpirti con il presunto colpo di scena finale (peccato che lo stesso lo si intuisca già a metà pellicola) , quanto per l'interpretazione dello stesso Shannon, altrove una grande maschera da cinema ma qui in un ruolo sommesso, noioso e poco espressivo, ridotto a far da spalla ad una Morton nei panni dell' immancabile protagonista psicotico tipico di questo genere di pellicole.
A complicare il tutto giunge atteso il (relativo) lieto fine del film con il ragazzino che corona il suo sogno passando dalla sedia a rotelle al campo da baseball per non ben precisati miracoli della medicina moderna, contribuendo quindi al giudizio finale negativo, con la sola eccezione dell'interpretazione efficace dei due ragazzini protagonisti e l'occasione sempre più rara di incontrare un redivivo Peter Fonda, il cui vessillo di famiglia é ormai abbassato da tempo.
Per Shannon resta l'interrogativo (a cui non voglio dare una risposta scontata): perchè buttarsi, considerando che ha dato prova di ruoli più memorabili e non potendo certo addurre l'alibi di fine carriera?
Per me resta il rammarico di non aver dedicato questo tempo a film di ben altro spessore, confidando nel fatto che la poca notorietà di alcune pellicole non é affatto sinonimo di scarsa qualità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta