Regia di John McNaughton vedi scheda film
Primo, non è un horror bensì un thriller. Secondo, gaudete, è tornato McNaughton, quello di Normal Life (uno dei film ammeregani più dolci e disperati di ogni epoca, un must per chi ama i cult senza essere radicalChic o pezzDeMer) e Henry Pioggia Di Sangue.
Una favola nera per adolescenti sulla condizione di madre, di orfano, di ragazzo ammeregano sfortunato che abita in campagna e finisce a pensare che Twin Peaks era un programma tenero.
La regia splendida compensa ampiamente le lacune ritmiche e di realismo (nessuno chiama mai la polizia... va bene essere in campagna, ma prima o poi lo sbirro arriva, fosse anche solo per sparare a un negro), coadiuvata da prove attoriali decisamente sopra la media. Il giochino viene scoperto piuttosto presto ma proprio allora la tensione soave si serra, s'aggroviglia, fa ripensare a tutte quelle notizie lette sul giornale... a tutte quelle tizie che... ma non aggiungo altro per non rovinare il gusto.
Comincia come un serial di campagna, finisce come un romanzo di Stephen King. In mezzo, una Morton gigantesca e una minuscola attrice dal futuro certo. Shannon, quando c'entrano delle psicopatologie, è come il cacio + pepe sui maccheroni.
Essenziale, malato, avvincente: nei suoi limiti, una bellissima sopresa.
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