Regia di Michael Zimbalist, Jeff Zimbalist vedi scheda film
Bel film
La storia del mitico Pelè,straordinario e funanbolico calciatore,considerato il migliore di tutti tempi,solo Maradona forse è stato migliore di lui, ma su questo si possono aprire infiniti dibattiti, è diventato un film trascinante e commovente.Dalle favelas brasiliane,grondanti miseria e dolore,ai campi di calcio, che calcava senza scarpe e con magliette di fortuna, confezionate alla bisogna da un suo compagno,spesso vittima di situazioni di bullismo,fin quando un lungimirante talent-scout non lo scopri e lo lanciò.Al la di la della meravigliosa parabola calcistica di un campione, che a soli 16 anni già giocava in nazionale e che ha segnato nella sua carriera 1283 goal,record mai superato,quello che nel film viene raccontato e sottolineato, è il carattere di un paese,che per quanto degradato e sventurato ,non ha mai perso la sua dignità e la voglia di vivere con goia.La "jinga" che è lo stile di gioco brasiliano,non è soltanto una tecnica per praticare il calcio, ma è anche espressione di un calcio felice e spettacolare,è la storia stessa del Brasile,comincia da molto lontano,come arte marziale per combattere gli schiavisti e sottrarsi ad un destino di sopraffazione, diventa col tempo una meravigliosa e acrobatica danza, che applicata al calcio, ne fa un gioco spettacolare e fantasioso.Giocare divertendosi è sempre stato il motto dei calciatori brasiliani.Dopo la bruciante sconfitta ai mondiali del 1950,dal 1958 fino al 1970,i Carioca hanno sempre vinto, con una squadra che aveva nel suo organico, oltre al mitico Pelè, un gruppo di folletti estrosi, dei veri "globetrotters" del calcio, che hanno regalato al pubblico indimenticabili magie.Il film è costruito bene, molto emozionante e coinvolgente.
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