Trama
La storia della miracolosa ascesa del leggendario giocatore di calcio Pelé, da quando appena diciassettenne segnò il goal che portò il Brasile a vincere la sua prima Coppa del mondo nel 1958. Con alle spalle una vita di sacrifici e un'infanzia di povertà, Pelé ha usato il suo stile di gioco poco classico ma autentico e il suo spirito imbattibile per superare tutte le avversità, trovare la via della grandezza e ispirare un intero Paese cambiandolo per sempre.
Approfondimento
PELÉ: LA NASCITA DI UNA LEGGENDA DEL CALCIO MONDIALE
Diretto e scritto da Jeff e Michael Zimbalist, #Pelé racconta la miracolosa ascesa del leggendario campione di calcio da bambino fino a quando diciassettenne ha segnato il goal della vittoria i campionati mondiali che hanno fatto vincere al Brasile la sua prima Coppa del Mondo nel 1958. Con alle spalle una vita piena di svantaggi e una gioventù vissuta in povertà, Pelé ha usato il suo stile poco ortodosso ma originale nel gioco del calcio e il suo spirito imbattibile lo ha aiutato contro ogni previsione a diventare un grande mito e fonte di ispirazione per un Paese che ha contribuito a cambiare per sempre.
All'anagrafe Edson Arantes Do Nascimento ma soprannominato dai genitori Dico, Pelé cresce in nel povero villaggio brasiliano di Bauru. Dopo che il Brasile perde in maniera devastante i mondiali del 1950, Dico ha solo 9 anni quando promette al padre che un giorno farà vincere la Coppa del Mondo al suo paese. Crescendo aiutando nel pomeriggio il padre nelle pulizie presso una clinica locale, un giorno Dico accompagna la madre a fare le pulizie in casa del ricco proprietario di una fabbrica. Qui ascolta José (Altofini "Mazzola"), il figlio dei proprietari, e i suoi amici mentre hanno una discussione su un torneo locale e, intervenendo, storpia il nome di un portiere: si guadagna così da parte di José il soprannome Pelé.
Dico e i suoi amici partecipano al suddetto torneo, giocando bene e guadagnandosi la finale, dove si ritrova faccia a faccia con José. Seppur la sua squadra perda, Dico si fa notare per le sue straordinarie capacità e un talent scout gli offre la possibilità di sostenere un provino per il Santos FC, un club di calcio professionistico. Con il soprannome di Pelé che continua a "perseguitarlo", Dico lavora tenacemente per farsi strada nella rosa del club, nonostante il suo gioco non sia pulito o tecnicamente perfetto. A 16 anni, Dico ottiene la sua prima convocazione in nazionale per i mondiali di calcio del 1958 in Svezia. In squadra, ritrova nuovamente José ma un infortunio lo costringe a non prendere parte alla fase eliminatoria. Con il Brasile che va avanti, Dico ha la chance della sua vita quando José, che gioca da titolare, simula un infortunio ed egli, oramai guarito, è chiamato a sostituirlo, aprendo la via a una vittoria che porterà la nazionale in finale. Giocando contro la Svezia, data per favorita dai bookmark, Pelé agguanterà la sua prima coppa mondiale (altre due arriveranno nel 1962 e nel 1970) a soli 17 anni, segnando il punto di origine di una carriera che lo renderà famoso al di là dei confini nazionali.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Con la direzione della fotografia di Matthew Libatique, le scenografie di Dominic Watkins, i costumi di Ines Salgado e le musiche di AR Rahman, Pelé conta sull'interpretazione degli esordienti Kevin De Paulha Rosa (reclutato tra le strade e spiagge di Rio de Janeiro) e Leonardo Lima Carvalho, chiamati a interpretare il calciatore nelle sue diverse età (il primo è Pelé dai 15 ai 17 anni, il secondo a 9 anni). I suoi genitori Dondinho e Celeste hanno invece il volto di Seu Jorge e Mariana Nunes.
Il cast principale di Pelé conta su un gruppo di attori internazionalmente conosciuti come Diego Boneta (interpreta José Altofini "Mazzola" a 20 anni), Vincent D'Onofrio (è Vicente Feola, l'allenatore del Brasile ai mondiali 1958) e Rodrigo Santoro (è il commentatore brasiliano dei mondiali 1958) e Colm Meaney (è George Raynor, allenatore della Svezia).
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Discreta biografia con un eccessivo uso di effetti speciali.
commento di gruvierazAl di là della narrazione, dal buon ritmo, la regia è piuttosto didascalica e persino sciatta nelle scene di massa. Ma la vicenda umana, prima ancora che sportiva, di questo incredibile folletto del calciio non piò che commuovere.
leggi la recensione completa di barabbovichPrimo tempo deludente e melenso. Nell'intervallo il regista richiama in panchina Edson bambino e manda in campo Pelè adolescente con la maglia del Santos e del Brasile. E' tutta un'altra storia: secondo tempo a tutta ginga in cui O Rey dribbla inarrestabile tutto e tutti, anche la noia. Voto 6.
leggi la recensione completa di genoanoPer adolescenti
commento di SuperFioreVita romanzata del calciatore brasiliano più famoso e - probabilmente - più forte di tutti i tempi. Poco di realistico, molta finzione scenica ma il risultato finale è discreto.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn po' noioso, non mi ha preso. Anche la colonna sonora mi è sembrata poco adatta. 5.
commento di faumesBel film
leggi la recensione completa di Furetto60