Regia di Angelina Jolie vedi scheda film
Film di guerra patinatissimo, nel quale la cura maniacale dello stile travolge i contenuti ed i significati più profondi. Affascinanti scenografia e fotografia, ma le azzimature dei protagonisti fanno apparire il tutto posticcio. Ed il trasporto emotivo crolla.
Un film trifasico, diviso in tempi e svolgimenti, dall'azione di guerra alla prigionia, passando per la sopravvivenza, con tagli tanto netti da farne quasi tre racconti separati. La regia crea un qualcosa che appare più che essere, rendendo il film affascinante per scenografia e fotografia, ma magro nel contenuto, se non per la storia vera che cerca di raccontare. L'azzimatura del protagonista non viene a mancare nemmeno nei momenti di massimo dramma, perfettamente percepibile dietro le smorfie di sofferenza e le maschere di lerciume obbligatorie per il contesto. Così il tutto appare posticcio, poco credibile ed il trasporto dello spettatore crolla. Una bella confezione patinata senza grande sostanza, stilisticamente impeccabile, ma di fragile impalcatura. Esile.
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