Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Una storia contemporanea sul mercato nero e siamo sull'onda irrefrenabile del neorealismo a cui però Lattuada non ha mai aderito, ma qui su un soggetto scritto dallo stesso regia con Pinelli e Fellini, su un'idea di Margadonna ( Pane Amore) e da loro stessi sceneggiati, non riesce a prendere l'equilibrio giusto, melodramma, problema sociale del mercato nero, razzismo, ed in più un'attrice assolutamente sbagliata come Carla del Poggio, ottima persona di cultura, ma non ottima attrice, che qui riesce a sbalestrare, anche con il timbro della voce, tutto il suo personaggio. La fotografia di Aldo Tonti è molto bella ed espressiva, ma non risponde al racconto come doveva essere, scombinando i temi in maniera sbagliata
Unas toria anche interessante, ma diretta nella maniera sbagliata.
Nino Rota si sta esercitando
Non riesce a convincere, malgrado le firme della scenggiatura.
Non riesc a dare al suo ruolo le'fficace e la veridicità di qui ha bisogno
Stretto nel suo ruolo di maneira.
Riesce meglio di Carla del Poggio, anche se il ruolo è un po' senza capo né coda.
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