Regia di Michele Alhaique vedi scheda film
Presentato nella Sezione Orizzonti alla 71esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, questo esordio alla regia di Michele Alhaique (attore sia per il piccolo che per il grande schermo), è veramente positivo.
SENZA NESSUNA PIETÁ ci racconta di Mimmo (un eccezionale Pierfrancesco Favino, ingrassato appositamente per il film) che vorrebbe soltanto fare il muratore. Invece deve anche recuperare crediti con le maniere forti. Del resto suo zio, il Signor Santili, è anche il suo datore di lavoro. Mimmo sembra quasi un robot, non ha espressioni di tristezza, di gioia, di stupore: un'automa.
Tutto cambia quando arriva Tania, una bellissima ragazza che il suo collega ha trovato per far divertire il figlio di Zio Santili.
É un film con un buon ritmo e con dialoghi all'altezza della situazione.
Complimenti a Piefrancesco Favino che (come dicevamo) è ingrassato per rendere il suo personaggio molto credibile a noi spettatori. Il lavoro recitativo poi ci permette di avere la conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che è uno dei migliori attori in circolazione. Il suo Mimmo non lo si dimenticherà molto facilmente.
Molto sorprendente è la 28enne Greta Scarano (con diverse esperienze in tv, cinema e videoclip) che come un angelo riuscirà ad aprire il cuore del gigante (in fondo) buono e a fargli capire che questa esistenza non è per lui.
Grinta, dolce ed accogliente: questo ci fa trasparire il suo personaggio (nonostante il lavoro che è costretta a fare).
Arrivando a conclusione.....3 stelle e mezza per un film molto importante per il cinema italiano (anche noi siamo capaci di fare noir ben riusciti), con due attori che da soli valgono il prezzo del biglietto e con un regista che può solo che migliorare e magari diventare un nome di riferimento nel panorama tricolore.
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