Regia di Thom Eberhardt vedi scheda film
Ennesima variazione sul tema, vale a dire il famoso personaggio letterario creato da Sir Arthur Conan Doyle. Ma questa si distingue per la sua coraggiosa e originale impostazione, la quale sfiora assai più la commedia che il giallo. I toni comici, sia nella successione degli eventi sia nei frizzanti dialoghi sia nella buffa mimica, dominano l'intera vicenda, riducendo al minimo il mistero. Non che le indagini e il caso da risolvere non siano interessanti, anzi. Si azzarda addirittura (e con successo) qualche colpo di scena. Tuttavia il vero pregio di quest'opera è il sano divertimento di cui si è dimostrata capace. E il risultato è indubbiamente prelibato.
Tutto prende origine dal un sostanziale ribaltamento di ruoli, che prevede uno Sherlock Holmes assolutamente inetto, supportato però dalla vera mente geniale che è John Watson. Ad interpretare i due personaggi sono chiamati, rispettivamente, Michael Caine e Ben Kingsley. Superfluo soffermarsi sul loro talento, notevole anche in questa vena umoristica, per me abbastanza inedita (non li ho visti spesso in parti simili e mi hanno sorpreso, infatti, molto in positivo). Ad essi si affiancano altre spassose "macchiette", quali la signora Hudson (Pat Keen) e l'ispettore George Lestrade (Jeffrey Jones). L'avversario di turno è l'immancabile Professor James Moriarty (Paul Freeman), in una delle sue incarnazioni forse più carismatiche.
In definitiva, questo è un film che mi sento di consigliare. Non ci si dovrà certo aspettare grande fedeltà al materiale originale, ma basterà sapere che non si rivelerà affatto irrispettoso. E il diletto è garantito. Perché non si dovrebbe ridere con/dei protagonisti che abbiamo imparato ad amare nelle loro di solito vesti seriose?
Abituato a fare da quieto e un po' ottuso "secondo", il dottor Watson vuole dare una clamorosa rivelazione alla stampa: chi ha risolto gli enigmi dei casi più oscuri è stato lui e non l'amico e pigmalione Sherlock Holmes. Costui, in realtà, è Reginald Kincaid, un mediocre attore, ubriacone e donnaiolo, che si è fatto una fama solidissima grazie alle intuizioni del medico. Ora si presenta un caso nuovo: qualcuno tenta di immettere in Inghilterra sterline false, stampate a Londra. Le indagini sono affidate a Sherlock Holmes dal Ministro per l'Interno Lord Smithwich su incarico della Regina Vittoria, con grande disappunto dell'ispettore Lestrade di Scotland Yard. Nell'ombra e a capo dell'operazione trama il bieco Moriarty...
Belle musiche, simpatiche, peculiari, dal gusto squisitamente inglese. Il compositore Henry Mancini può dunque ritenersi pienamente soddisfatto del suo lavoro. Bravo davvero.
Non ho riscontrato necessità di modifiche.
Non conosco molti suoi film, ma questo mi è senza dubbio piaciuto.
Uno Sherlock Holmes, ovvero Reginald Kincaid, assai simpatico. Perfetto.
Ottimo nel ruolo del sagace medico del crimine, il dottor John Watson.
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