Regia di Vittorio Gassman vedi scheda film
Vittorio Gassman, come gli altri grandi della commedia italiana, Mastroianni a parte, volle cimentarsi anche con la regia: a mio parere, del gruppo storico che ha contribuito tantissimo ad anni belli del nostro cinema, quello più bravo come regista fu Nino Manfredi, visto che Sordi spesso da director sbrodolò nelle proprie convinzioni ideologiche, Tognazzi scelse strade impervie e l'interprete de"Il sorpasso" lavorò a progetti personalissimi, quale "Kean" . Questo film, che lo vede assieme a Paolo Villaggio dopo "Che c'entriamo noi con la rivoluzione?" è un apologo grottesco che deplora una società isolante "creature strane" come i due protagonisti, un ex-circense e un mezzo disperato alla ricerca della madre praticamente mai conosciuta: il film però spesso inciampa in un patetismo ridondante, la recitazione è troppo sovraccarica, lo squallore impera, ma non dovrebbe esser stato questo l'obbiettivo. Finale amarognolo, con un cagnolino che dà finalmente un pò d'affetto, ma arriva tardi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta