Regia di Bobby Farrelly, Peter Farrelly vedi scheda film
"Dio ha proprio un bel senso dell'umorismo".
"Sì. Probabilmente fuma canne".
I Farrelly sembravano essersi del tutto consumati dopo quello Spaccacuori triste e ultra-volgare, sempre irriverente ma senza la verve dei loro classici (tra cui proprio Scemo & + Scemo), e invece, costretti a rimestare un po' il loro vecchio repertorio, sembrano riscoprire in Scemo & + Scemo 2 la comicità agguerrita e ultra-scorretta dei vecchi tempi. Addentrandoci nel genere demenziale, che ha dalla sua all'interno della storia del cinema poche chicche che non siano esclusivamente parodie di altri film (dalla Pallottola spuntata all'Aereo più pazzo del mondo, per citare i migliori), i Farrelly hanno sempre il pregio non da poco di riuscire a mantenere una coerenza fenomenale con il loro anticonformismo, anche al costo del poco divertimento (al ché si ritorna allo Spaccacuori). Senza esagerare, in Io, me & Irene, per esempio, non c'era nulla di accomodante, ma essenzialmente qualcosa di incredibilmente fastidioso per lo spettatore medio, e di talmente pecoreccio da risultare provocatorio. L'equilibrio raggiunto da quel film e dalla comicità strabordante di Jim Carrey è qualcosa di fenomenale, praticamente imbattibile considerando i tempi che corrono, e la costante voglia di intenerire anche dei film che si professano più "originali" e assurdi. Invece Scemo & + Scemo 2, benché firmato da un titolo a prima botta deprimente, vanta dalla sua delle gag demenziali che riescono divertenti grazie alle abilità dei due caratteristi, un Jeff Daniels rimbambito e Jim Carrey diabolicamente decerebrato. Lo spettatore medio accuserebbe l'eccessiva idiozia di un film del genere, ma è difficile trarre conclusioni se è lo stesso film a dichiararsi fin dal principio idiota e si nega qualsiasi maniera di compiacere moralmente lo spettatore più "ripulito". Le trovate scatologiche e rivoltanti nel film non si contano sulle dita, vantano nella loro serie infinita scoregge, liquidi corporali, oscenità gratuite, atti gerontofili, ma l'irriverenza dei Farrelly non è un'irriverenza stanca, è invece al passo con i tempi. Se il loro episodio di Comic Movie era tra i più riusciti (per quanto si potesse definire riuscito uno dei corti dei quel filmaccio), c'è da dire che quell'ibrido episodico, dal canto suo, godeva di questa stessa assurda coerenza (film idiota con conclusioni idiote), ma che non era sempre attenta e scivolava in un autocompiacimento molto poco divertente, specie con l'evolversi delle singole trame. Qui i Farrelly ripuliscono tutto dall'eventuale critica antiamericana più esplicita (in realtà sempre presente ma sotterranea), e fanno piazza pulita dei luoghi comuni per procurare divertimento instabile, squilibrato, discontinuo ma comunque "sano", considerando la piattezza dell'encefalogramma.
Ovviamente un presupposto necessario è quello di saper/poter apprezzare film del genere. Un film che inizia con un twist grottesco e inutile, e prosegue allo stesso modo, con un risvolto narrativo assurdo dopo l'altro, senza la minima attenzione al senso della storia ma accumulando antagonisti strampalati e camaleontici, è un film che richiede l'accettazione totale e incondizionata del nonsense. E' chiaramente un ambiente insidioso, perché potrebbe sembrare che tutto sia giustificato, ma la verità è che in ambito di sceneggiatura bisogna fare delle scelte che siano il più possibile disinteressate, e in questo caso i Farrelly azzeccano in pieno, non esagerando in ciò che può forzatamente piacere al pubblico, ma disturbandolo, facendogli strabuzzare gli occhi e non lasciandolo troppo a mente fresca. Fatta eccezione per l'attacco nostalgico dei titoli di coda, il film non si concede sentimentalismi, manda al rogo l'intero stendardo della cultura (la convention di scienziati) e del "progresso" (la misteriosa "scatola" che salverà l'umanità, così come Jeff Daniels che incenerisce in poche battute formule capaci di guarire il cancro o programmi per evitare la fame del mondo). Il pregio di questo film è quello di tenere sempre a mente il grave distacco fra la stupidità contagiosa dei due protagonisti e la correttezza politica di tutti i personaggi che li circondano, altrettanto stupidi da farsi il più delle volte abbindolare. Il mondo è una terribile pattumiera di deficienti che non sembrano tali, in Scemo & + Scemo 2, e non potrebbe essere altrimenti: solo i protagonisti e la figlia di uno di loro due (?) si salvano dalla pericolosissima follia dell'intero genere umano.
Si ride grosso, se si ha voglia di divertirsi. Per gli altri, è meglio evitare. Ma per quello che ci si poteva aspettare, è certo un respiro profondo per il genere demenziale, con battute che volendolo potrebbero divenire d'antologia (come il finale con Filthy/Gorgeous dei Scissor Sisters). Tra le altre cose, è un vero piacere rivedere Kathleen Turner prendersi spassionatamente in giro dichiarandosi "troia titanica" (doppiata in italiano, però) e accennando al Body Heat che la rese celebre nel 1981.
Per chi invece avesse semplicemente da ridire, si potrebbe chiedere..cos'altro di meglio aspettarsi da un titolo del genere?
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