Regia di James Ward Byrkit vedi scheda film
Se vi piacciono i thriller e gli sci-fi non fatevelo scappare! ;)
Coherence è uno di quei film che troppo spesso non ricevovono le attenzioni che meritano.
Esordio alla regia di James Wyrd Byrkit, che come nell'altrettanto consigliato Another Earth di Mike Cahill, usa lo sci-fi in modo da creare un convincente triller da camera.
Ho apprezzato molto i vari indizi... Inizialmente a tavola si racconta la storia della cometa passata in Finlandia anni prima che aveva reso la gente "strana", portando una signora a chiamare la polizia sostenendo che l'uomo che si trovava in casa sua non fosse suo marito dato che la stessa lo avrebbe ucciso la sera prima.
Si passa poi alla raccomandazione a non uscire assolutamente di casa data dal fratello scienziato di uno dei presenti alla cena, ma naturalmente, per via degli eventi (black out) non ascoltata. Ultimo indizio una cassetta, contenente le foto degli otto presenti alla cena e una racchetta da ping pong, trovata davanti la porta dell'unica casa con la luce accesa presente nel vicinato.
Da qui in poi, con la tensione che sale, si è come catturati dagli eventi, tutto cambia e si intreccia, tutto può succedere, come per il gatto di Schrödinger.
Il finale sorprende, svela il protagonista e in parte il paradosso e l'ultima scena è la classica ciliegina sulla torta.
Per il cast: davvero tutti bravi e convincenti (la bella e sconosciuta Emily Baldoni/Foxler in primis).
Consigliato? SI.
Curiosità (fonte wikipedia):
L'autore e regista James Wyrd Byrkit, alla sua prima regia di un lungometraggio cinemetografico, spiegò di aver prodotto il film senza una sceneggiatura completa, sfruttando le capacità di improvvisazione del cast. Dopo aver scritto le caratteristiche essenziali dei personaggi e gli avvenimenti principali della trama, iniziò a testare, con quello che sarebbe stato il cast del film, l'idea di girare un film nel soggiorno della sua abitazione, senza l'ausilio di una troupe completa.
La messa in atto dell'esperimento fu preceduta da una lunga pianificazione, durata circa un anno.
Le riprese, con risorse minimali, durarono cinque notti; agli attori furono date, individualmente, ogni sera delle brevi note sui loro personaggi, senza tutti i risvolti che la trama avrebbe avuto nelle scene da girare.
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