Regia di John Ford vedi scheda film
Epico , romantico , violento , tenero : tutto in un grande film ...
Non c'è niente da fare : ho un debole per la romantica epicità , magari anche fasulla , dei western di John Ford e questo è senz' altro uno dei migliori . Gran bel cast di veterani fordiani , fantastiche la fotografia e la scenografia naturale ( anche se la Monument Valley è ben ben lontana dal Texas ... ) . Innovative soluzioni registiche come la porta iniziale e finale o come il rapimento di Debbie davanti alla lapide che spiega il motivo dell'odio di Wayne verso i Pellerossa , rendono questo film un capolavoro anche figurativo . Da non sottovalutare anche la colonna sonora di Max Steiner , arricchita delle tradizionali melodie dell' epoca . Accusare questa pellicola di razzismo , secondo me , non ha senso . E' vero che l'ambiguo personaggio del bravissimo John Wayne detesta in maniera assoluta gli indiani , tanto da fare inutile scempio di bisonti per affamarli o da scalparli dopo averli uccisi o da cercare di uccidere la nipote ormai diventata un'indiana , ma Ford non simpatizza mai in maniera evidente con lui anzi lo fa affiancare dal personaggio del bravo Jeffrey Hunter , mezzo pellirossa , che cerca di frenarlo nei suoi peggiori istinti di vendetta . Inoltre Ford mostra , di sfuggita , anche la strage fatta dalla cavalleria in un villaggio indiano , con l' uccisione di donne e bambini , e comunque alzi la mano chi non si è commosso nella scena finale in cui Wayne insegue la nipote come se la volesse ancora uccidere e poi la prende teneramente tra le braccia per sussurrarle " Torniamo a casa , Debbie ! " A parte alcune stucchevoli schermaglie amorose ormai per noi fuori tempo , anche sessant'anni dopo è sempre un gran bel film ! E può valere anche 9 .
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta