Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Indiscutibile per l'elaborazione del testo romanzesco di origine, la ricreazione degli ambienti e la bella prova degli attori, è comunque un mattone infinito, prolisso all'ennesima potenza, pregno di una retorica che, centocinquant'anni dopo lo svolgersi dei fatti, appare semplicemente assurda e/o ridicola. Due ore che sembrano non finire mai.
1866, Venezia è attaccata dagli austriaci; si svolge l'impossibile storia d'amore fra una nobildonna locale, sposata, ed un ufficiale austriaco. Divisi dagli eventi, quando lei lo reincontra lui la respinge, spiegandole che aveva soltanto bisogno del suo denaro. La donna lo denuncia come disertore e lo fa fucilare.
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