Regia di Joss Whedon vedi scheda film
Immane è la fatica di chi si approccia ad un genere cinematografico che aveva sempre (o quasi) totalmente snobbato. Se poi ti accorgi di essere partita da uno dei film peggiori, ti consoli pensando che, da ora in poi, non potrà che venire meglio.
Il secondo capitolo della saga di supereroi più pomposa che la settima arte ricordi è uno dei film più noiosi che io ho memoria di ricordare. Oltre alla considerazione (che poi ho constatato essere comune anche a coloro che sono morbosamente appassionati del genere) che assistiamo alla sceneggiatura peggio composta che l’universo Marvel conosca. Sia per i numerosi dialoghi presenti, sia per la corposità degli stessi che finiscono per essere i veri protagonisti dell’intero film, a discapito dell’azione e del timore verso un cattivo che non impaurisce nessuno.
Tutto poco convincente, con l’impressione che la pellicola di Joss Whedon serva come diversivo per i fan, quasi a volergli tenere a bada la fame di eroideifumettialcinema che sembra aver contagiato la maggior parte dei nerd dell’universo.
Difficoltoso l’approccio dei non-fan alla visione, a causa della trama che possiede comunque richiami vuoi agli altri capitoli della saga, ma soprattutto ai vari eroi che si alternano davanti alla macchina da presa. Trama comunque troppo scarna per riuscire ad affascinare colui che si approccia alla visione, anche il più offuscato degli adulatori del genere. Laddove gli effetti speciali e l’irruenza battagliera non riescono ad imporsi, non resta altro che tante parole, a dire il vero troppe, a servizio di un genere in cui ci si diverte di più proprio quando il dialogo è al minimo indispensabile.
Sicuramente buono il cast, il punto migliore del film. riconfermato ad oltranza anche per (almeno sembra) i film che verranno, con la speranza che possano essere sfruttati da un regista meno attento alla forma che alla sostanza.
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