Regia di Masahiro Hosoda vedi scheda film
Primo film giapponese a essere distribuito nel circuito IMAX, Dragon Ball Z - La battaglia degli dei segna il ritorno al cinema della serie dopo 18 anni e il suo esordio in Italia. Con il coinvolgimento nella sceneggiatura e nel character design dell’autore originale Akira Toriyama, il film si conferma il consueto delirio di scontri eccessivi ma schematici, dove a vincere sono i più forti, come esplicita il loro frequentemente enunciato livello di potere. In questo capitolo (ambientato tra gli eventi delle serie Dragon Ball Z e Dragon Ball GT), si risveglia il misterioso e potentissimo Dio della distruzione, dalle fattezze simili alla divinità egizia Anubi. Nel suo lungo sonno ha sognato di sfidare il Dio dei Super Sayan, e per trovarlo decide di provocare i vari Sayan ancora in vita nell’universo, ossia i protagonisti della serie Goku e Vegeta e i loro figli. Una rivelazione finale, naturalmente, anticipa che potremmo essere all’inizio di una nuova saga, con personaggi ancora più potenti provenienti da altri universi. Purtroppo alla meccanica banalità della storia e allo humour infantile non compensa lo spettacolo: se la battaglia finale regala solo alcune sequenze di buon dinamismo (su cui comunque pesano sfondi digitali in non eccelsa computer graphic), tutto il resto è in linea con lo standard di bassa qualità della serie televisiva, che su grande schermo è ancora più deprimente.
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