Regia di Michael Verhoeven vedi scheda film
E' un film girato con sincera passione e ben recitato dal gruppo di protagonisti. L'omonima pellicola del 2005 non ne è un mero rifacimento: se quella narra soprattutto dell'estenuante interrogatorio agli arrestati negli uffici della Gestapo, questo parla della nascita e dell'attività della Rosa Bianca, mentre l'arresto e la condanna occupano solo l'ultima parte del film. I due film sono insomma felicemente complementari.
La ragazza Sophie Scholl è forse il personaggio principale, e subito dopo vengono gli altri membri del gruppo. Tuttavia il film è corale e variegato, molto movimentato, ricco di personaggi e di avvenimenti, cosicché si può definirlo un ritratto d'epoca e sociale. Michael Verhoeven (da non confondere con Paul) riesce a rappresentare i nazisti senza retorica e didascalismi, e nello stesso tempo in modo incisivo ed efficace.
Alcuni elementi narrativi e alcuni personaggi collaterali sono molto simili al film del 2005, suppongo perché sono ricostruiti a partire da testimonianze di chi visse quegli avvenimenti nella realtà. Ritengo tra questi ben rappresentati il bidello dell'università e la secondina della prigione. Con la loro recitazione riescono a far intendere tramite allusione, ma con chiarezza, qual è il loro stato d'animo: l'uomo, dopo aver denunciato gli studenti, si rende conto di aver fatto una carognata; la donna mostra invece pietà per la condannata e ripugnanza per il suo compito di condurla al patibolo. Infine, la sequenza dell'esecuzione di Sophie è proprio ben girata, scarna e agghiacciante.
Bravi tutti gli attori, su tutti la brava e simpatica Lena Stolz.
Visti il livello qualitativo del film, l'argomento toccato, i premi e la fama di cui godette all'epoca della sua uscita, viene proprio da chiedersi perché non fu fatto uscire in Italia.
PS: mi rimane una domanda. Gli studenti della Rosa Bianca in questo film sono cattolici, in quello del 2005 sono protestanti. Com'erano veramente?
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