Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Scritto da un esperto del genere come Adriano Bolzoni e diretto da un buon artigiano - Lucio Fulci - che in una intensa carriera si è dedicato a prodotti di qualsiasi tipo, Sella d'argento è il tentativo di riportare in auge lo spaghetti western oltre il suo tempo limite. Dopo ormai quindici anni di assidua propagazione del filone verso ogni direzione (western cruento, femminile, comico, psicologico, etc.), ecco un prodotto che tende al buonismo e al moralismo per famiglie, caratteristiche non facilmente adottabili ai canoni del genere e che in effetti gli vanno parecchio strette, e che non è neppure dotato di molto ritmo. Gemma-Sella d'argento è un cowboy dai sentimenti facili, che sa sparare quando serve, ma sempre e solo se vi è costretto: siamo ben lontani dai tempi di Una pistola per Ringo (1965), quasi agli esordi per l'attore. Ettore Manni, Geoffrey Lewis, Aldo Sambrell e Cinzia Monreale sono gli altri nomi di una certa rilevanza sul cartellone; in effetti nulla di straordinario. Si sottolinea come piacevole la colonna sonora curata da Fabio Frizzi, Vince Tempera e Franco Bixio. Sella d'argento è probabilmente un piccolo incidente 'alimentare' sulla strada di Fulci, che infatti inframezza con questo titolo il thriller Sette note in nero (1977) e l'horror Zombi 2 (1979). 4/10.
Il cowboy Sella d'argento, a soli dieci anni, uccise il killer di suo padre. Ormai cresciuto, salva la vita a un bambino che scopre essere proprio il figlio del killer; lo porta con sè e gli si affeziona, tanto da difenderlo da un avido zio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta