Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
"The Giver - Il mondo di Jonas" diretto da Phillip Noyce,
devo dire che è interessante,ma lasciato anche perplesso.
La storia racconta che in un un futuro prossimo
la società è diventata pacifica ed estremamente organizzata,
a cui è stata rimossa ogni traccia della storia passata.
Alla gente è stata tolta ogni tipo di emozione,
dolore, amore e paura, mentre ogni nucleo familiare
è formato perfettamente da un uomo e una donna
con due figli, un maschio e una femmina.
Solo una persona, chiamata il "donatore", ha la
capacità di ricordare il passato, da utilizzare in
caso di necessità.
All'età di dodici anni ad ogni membro della società
viene assegnato il lavoro che svolgerà per il resto della vita.
Al giovane Jonas dopo una selezione viene scelto
nel delicato incarico di custodire le Memorie dell'Umanità,
che riceverà direttamente dal "Donatore", provando sulla
propria pelle emozioni mai provate e vedrà com'era il passato.
Ma la strada per la conoscenza sarà tortuosa e Jonas
si ribellerà alle regole quando stringerà un forte
legame con il precedente "Donatore",che gli spiegherà
anche la fine di chi la preceduto.
Il Film prodotto da piccole case di produzione
con il benestare della Notorius Pictures,
ed è l'adattamento Cinematografico del Best seller
fantascientifico:"The Giver - Il donatore" di Lois Lowry,
con un Budget di 25 Milioni di Dollari affidano la
regia a un esperto più che altro di Action Movie
come Phillip Noyce che mette in scena questo romanzo
che scava nelle coscienze di ognuno di noi.
Comincio con il dire che io il Romanzo non l'ho
letto, e la recensione è la critica di quello che ho visto
e trasmesso, e poi che anche con questo hanno sbagliato
periodo perché doveva essere distribuito verso
Novembre/Dicembre perché c'è la neve e il Natale.
Il tutto comincia con la voce narrante e Jonas ci spiega
nel futuro che ci troviamo dove si è tutto appiattito,
non ci sono guerre,ognuno con un suo ruolo dentro
questa grande comunità e lo realizza in bianco e nero,
tra l'altro probabilmente non curato e molto televisivo
per un fatto simbolico,appunto di piatto e un mondo
noioso dove comunque sono tutti sorridenti di quello
che stanno vivendo,e vediamo appunto con il suo punto
di vista e la capacità sua e di andare oltre e questo gli
procurerà di conoscere il donatore che gli deve trasmettere
i ricordi.
Intanto a mio parere è interessante l'idea dei ricordi,
e che il donatore gli è le passa e cerca di fagli vedere
la verità e che c'era prima, però è molta ambiziosa
e non riesce a spiegare delle realtà troppo complesse
o le guerre che ci sono state negli uomini per fare
riflettere,però rimane abbozzato e non approfondisce.
Poi da un altra parte è deprimente perché praticamente
racconta che la società ti segue fin da piccoli con la
telecamera,come una sorta di "Thruman Show",
e che non dice la parola morte e la sostituisce
come "congedato" e se sgarri ti isolano per poi
con una autentica esecuzione,ed è esagerato.
Questa società è comandata da un anziana
interpretata da un odiosa e efficace Meryl Streep,
che praticamente per questa da un impronta grossa
alla pellicola con Jeff Bridges che interpreta il donatore
che è straordinario e cova vendetta verso la società.
Però il tutto dato la riduzione Cinematografica deve tagliare
prendendosi il rischio di essere superficiale,come infatti
accade,lascia delle cose non spiegate e cade nel contraddittorio
e ti lascia un bel punto di domanda anche per un finale
incompiuto e chiuso seccamente.
Un particolare come l'amore,ma se nessuno sa cos'è
un bacio e l'amore,come fanno i figli?
Perché il padre da giovane uccide un bambino piccolo?
Cosa c'è dentro la casa dove festeggiano il Natale?
Insomma tratta argomenti troppo alti e non le
sviluppa a dovere,anche se ha il merito di far
riflettere su questi perché ci toccano da vicino,
e ti mette anche il dubbio su la società del passato
o del futuro,di quale sia meglio,e sugli errori dell'essere
umano.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
Brenton Thwaites, Alexander Skarsgård, Odeya Rush,
Cameron Monaghan, Katie Holmes e Taylor Swift.
Per la messa in scena devo dire che non lo trovata
perfetta soprattutto per il falso bianco e nero e a
tratti poco curata,sono belli gli effetti visivi.
In conclusione un Film medio,
molto ambizioso per le argomentazioni
alte che vuole trattare in una realtà piatta,
dove il nostro eroe si trova a ostacolare per
il bene dell'umanità che risulta a tratti superficiale
non sviluppando questi troppo difficili che colpiscono
il nostro quotidiano ma anche sul nostro passato,
ma ha la capacità di farci riflettere su questo però
con un grosso punto di domanda.
Il mio voto: 6,5.
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