Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
L’estrema e totale uguaglianza, è stata imposta e raggiunta nel tempo, dall’uomo, per eliminare ogni qualsiasi forma di violenza, andando ad annullare sentimenti ed emozioni, le cause degli umani conflitti. Un territorio circoscritto, all’interno del quale si vive un’esistenza perfetta, priva anche della memoria passata, custodita interamente nella mente di un solo uomo, il donatore, custode delle memorie, appunto. Quando Jonas, al raggiungimento della maggiore età, viene assegnato a tale compito, verrà a conoscenza si un mondo estraneo e affascinante di cui, lentamente, non potrà più fare a meno. Il grigio iniziale, totale da essere fastidioso, comincia a colorarsi quando, a Jonas, viene trasmessa la memoria e si aggiunge, ad ogni esperienza sensoriale, giorno per giorno, un colore diverso, compiendo un’evoluzione che appare solo agli occhi di chi sa vedere oltre, di chi prova le emozioni. Questo modo di utilizzare la fotografia, rende sicuramente la pellicola più interessante. Il cast, all’altezza della trama, che presenta alcune piccole lacune, rappresentano i personaggi egregiamente. Quasi perfetto Jeff Bridges, bravo davvero Brenton Thwaites e sempre in ottima forma attoriale Meryl Streep. Katie Holmes (che sta invecchiando davvero male) ha potuto finalmente mettere in atto la sua incapacità recitativa, adattandosi alla piattezza del mondo nuovo, ben disegnato da Phillip Noyce, regista che, in sordina, ha sfornato diversi buoni film. Una visione consigliata, avrei però preferito far precedere la lettura del romanzo omonimo.
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