Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
L'ondata di fantascienza distopica che ha invaso il grande schermo,narrante società apparentemente perfette che nascondono incubi ai lati dell'inquadratura e si basano su segreti orribili,continua:di scena è una sorta di "isola felice",una terra circondata da nebbie che fungono a mò di Colonne di Ercole,in cui i giovani vengono allevati,e indirizzati verso incarichi di responsabilità,in una cerimonia che sancisce la fine dell'adolescenza e l'assegnazione di una professione.Escluso da lavori "normali",Jonas viene designato come "il prescelto",e deve farsi instruire da un "donatore",una sorta di eremita che detiene,in una casa isolata,e più vecchia delle altre abitazioni,la cultura della società.Ma l'uomo è in realtà un ribelle che aspetta un erede che abbia la forza di andare oltre le false sicurezze di quel mondo,e veda tra le righe di un ipocrita rispetto per le regole,la crudeltà di leggi da applicare senza colpo ferire.Diretto da Phillip Noyce,che negli ultimi anni sembra essersi defilato dal cinema hollywoodiano da grandi cifre,sia di produzione che di incasso,"The Giver" è tratto anch'esso da un romanzo destinato ai giovanissimi,di Robert B,Weide,ma rispetto a prodotti analoghi quali "Divergent" e "Hunger games" la qualità è migliore:c'è una buona cura della recitazione,e la trama si snoda senza accelerazioni fuori luogo,verso una chiusa umanista non banale.Noyce contrappone due big hollywoodiani come Jeff Bridges e Meryl Streep,come figure di riferimento antitetiche,l'uno consapevole della Conoscenza,cupo ed entusiasta,amaro e sarcastico,l'altra rigida e falsamente rassicurante.L'apologo manda libero il messaggio della necessità dell'esperienza,ed è comunque un'asserzione,soprattutto se riguardante i giovani,cui un'operazione è principalmente rivolta,degnissima di riguardo.
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