Regia di David Fincher vedi scheda film
Un film che, pur pieno di ottime intuizioni, nel complesso trasborda nella noia e nella prevedibilità (senza nemmeno troppa suspense).
Non sono mai stato un fan di Fincher, anche stavolta ne ho avuto conferma. Il film trasborda in una drammone pieno di ottime intuizioni ma che nel complesso risulta melenso. Questa coppia apparentemente felice nasconde invece uno stato di insofferenza che poi sfocia in risvolti drammatici. Da una parte il "gioco" della moglie che con astuzia terrà legato a se il marito, dall'altro la sottomissione al "gioco" dell'opinione pubblica (a cui la coppia si adatta alla perfezione) che segue con cinismo e morbosità tutte le vicende come in una sorta di Truman Show moderno (che rimanda al The Social Network dello stesso Fincher). I capovolgimenti di fronte tuttavia alla fine diventano prevedibili e terribilmente noiosi e il film galleggia in una stasi perenne senza virare in una direzione. Ma forse il senso è proprio questo: si arriva da dove tutto è cominciato, un po' poco dopo oltre due ore di sbadigli.
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