Regia di David Fincher vedi scheda film
"Sta andando tutto così in fretta: sembra di stare in Law&Order".
La miglior battuta di tutto il film, pronunciata dal protagonista nelle prime fasi della vicenda, è un autentico, freudiano motto di spirito, nonchè, ahinoi, il triste presagio di ciò che sarà.
Con preoccupante nonchalance, David Fincher ci propina un mega telefilmone da Fox Crime, col luminol, le pinzette, i sacchettini della scientifica (e nulla di nuovo) che ben presto si trasforma in una di quelle minchiate televisive anni '90 con la dark lady bionda (ci manca solo Rebecca de Mornay); svogliato e approssimativo come non mai, non tenta la minima sortita: non c'è traccia dei virtuosismi registici che l'hanno reso grande, nè alcun tentativo di personalizzare l'opera o renderla, quantomeno, essenzialmente fruibile. La sceneggiatura è infatti un vero e proprio scolapasta senza manici: i personaggi sono tutti incoerenti, alcuni semplicemente e inutilmente accennati, altri che saltan fuori dal nulla (e nel nulla ritornano) senza alcuna logica; la narrazione è disonesta, pretestuosa, incapace di rispettare i più elementari vincoli del racconto cinematografico (terribile il ripetuto, spudorato ricorso alla voce off e alle onnipresenti televisioni come tramiti narrativi), in contraddizione continua con sè stessa; alcune situazioni risultano talmente poco plausibili da illuderci a volte che il film stia per virare verso il grottesco, mostrandoci una bufala, rivelandoci di averci gabbato fino a quel momento (e ne saremmo ben lieti!).
E invece no: prendendosi incredibilmente sul serio, incurante di tutto ciò che calpesta, il film procede a testa bassa fino alla fine... Già, la fine: madonna, non arriva mai.
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