Regia di Ron Howard vedi scheda film
Non ci fa impazzire questo prequel di Moby Dick. Ron Howard sembra divertirsela molto tra svariati dettagli di camera e computer grafica a volte fin troppo casareccia ma la storia non decolla. Se ne resta a velocità di pacifica crociera.
Tanto per rimanere in tema.
Le interpretazioni simboliche che vorrebbero scrutare animi umani e capodogli irrequieti tra gli abissi e le tempeste, si attestano in fragile superficie, come le barchette degli intrepidi balenieri, facili da spazzare via con un colpo di coda e una digitalizzazione azzardata.
Il cuore del mare svolazza veloce e il clou della storia - la balena che affonda la nave - liquidato alla bell'e meglio.
Troppo il déjà vu: i contrasti tra capitano e ufficiale, la balena che insegna l'etica, i naufragi, la fame, la solitudine, il ritorno a casa.
Viene in mente Cast away più che Lo squalo, ma in una versione frettolosamente pocket.
Torniamo a casa pure noi ricordando di aver assaggiato balena affumicata a Bergen e anche che, con l'arpione, manco una trota riusciremmo a prendere..
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