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Sei simpatiche carogne - Uno scacco tutto matto

Regia di Robert Fiz vedi scheda film

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La recensione su Sei simpatiche carogne - Uno scacco tutto matto

di mm40
3 stelle

Originale idea per una rapina in banca: rapire gli impiegati e sostituirli con sosia debitamente addestrati. Ma la geniale banda non ha fatto i conti con alcuni dettagli del piano, in primis la capacità di liberarsi al momento meno opportuno da parte dei rapiti...

 

Ennesimo filmetto sulla scia della 'grande rapina' all'inglese, genere portato per la prima volta (e con successo) sul grande schermo italiano da Marco Vicario nel 1966 con Sette uomini d'oro. Sei simpatiche carogne (Uno scacco tutto matto) è un prodottino snello, ritmato, ironico 'quanto basta', evidentemente costruito in maniera artificiosa, ma non per questo privo di momenti brillanti e/o riusciti (la gag di Celi - incallito frequentatore del whiskey - sul suo sosia astemio, es.). Di Roberto Fizz questa è l'unica regia; si cimentò più spesso come attore e come aiutoregista, ma considerando il livello medio qualitativo dei film di genere licenziati in quegli anni nel Belpaese, nonchè l'immane quantità, rimangono da sapere le ragioni per cui il Nostro non si sia più seduto dietro la macchina da presa. Oltre al citato Adolfo Celi, il cast annovera qualche solido caratterista, un paio di star internazionali (Edward G. Robinson innanzitutto, ma non si sottovaluti Terry-Thomas, qui in perfetta parte) e l'immancabile belloccia di turno è in questo caso Maria Grazia Buccella, ripresa anche nuda (ma insaponata all'inverosimile) sotto la doccia. Curioso l'elenco di sceneggiatori, ben sei, nel segno della co-produzione fra Italia e Spagna: oltre al regista e a Massimiliano Capriccioli, anche autori del soggetto, compaiono Ennio De Concini, Leonardo Martin, Josè Gutierrez Maesso e Juan Cesarabea. Per un lavoruccio simile, francamente un po' troppi. 3/10.

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