Regia di Andrea Frazzi, Antonio Frazzi vedi scheda film
La vita di un essere straordinario, Don Lorenzo Milani (un eccezionale Sergio Castellitto), inviso all'ortodossia cattolica per i metodi pedagogici anticonformisti che adottava in un'Italia divisa tra la cultura cattolica e quella comunista degli anni cinquanta, confinato per questi in un paesino dell'appennino toscano, Barbiana. Qui don Milani sradicò i bambini del luogo dalle fabbriche e dalle terre nelle quali lavoravano senza studiare, insegnando loro l'importanza della cultura e proponendo un modello che fece proseliti ed ebbe importanti riscontri anche nel mondo intellettuale. Processato per avere osteggiato i cappellani sostenendo l'importanza dell'obiezione di coscienza, l'autore di Lettera a una professoressa subì un processo dal quale fu assolto ma restò sempre un osso durissimo per una Chiesa incapace di ringiovanire. La sua opera di incredibile umanità, che consentì ad alcuni dei suoi ragazzi di affermarsi fuori da Barbiana, si arrestò precocemente, a soli 38 anni, quando un linfogranuloma lo sconfisse. Prodotto per la televisione, questo film agiografico è uno degli esempi migliori di collaborazione tra cinema e televisione, ottimamente sceneggiato da Sandro Petraglia e Stefano Rulli e interpretato da un gruppo di caratteristi e bambini di grande bravura.
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