Regia di Alexander Korda vedi scheda film
Interessante ricostruzione di quel famoso personaggio che fu Enrico VIII d'Inghilterra, un re che cambiò la storia dell'Europa e della cristianità. L'affidabile Korda, ottimo artigiano, ci dà un ritratto niente affatto idealizzato del sovrano, e dello stuolo di cortigiani viscidi e dame oche che lo circondavano. Devo dire l'immagine del re che ne esce mi stupisce in positivo per il coraggio, dal momento che Enrico VIII è tutt'ora un motivo d'orgoglio per l'Inghilterra e per la Chiesa anglicana. Charles Laughton è perfetto per rendere un re capriccioso e volubile, vanesio e volgare, sempre pronto a motivare con altisonanti pretesti politici e morali quelle che sono semplicemente le sue voglie in fatto di donne. L'insieme della vicenda e dei personaggi è un assortimento di miserie umane mascherate da nobili intenti. L'interessante è che il regista sa presentare il tutto non con cinismo ma con sottile umorismo inglese, che colpisce il bersaglio senza essere acre o cattivo: qualche risatina suscitano ad esempio le scappatelle notturne del sovrano dongiovanni, dove tutti sanno ma fingono di non sapere; o ancora i commensali ruffiani che ridono a comando quando ride il re, o ancora le dame pettegole.... Il cinema di Alexander Korda, specie se con attori come Charles Laughton, ha praticamente il timbro di garanzia, che non tradisce.
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