Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Per scappare dalla moglie Domenica (Fazi), Totò Esposito si rifugia come clandestino nella stiva di una nave. Il caso vuole che lui e un altro clandestino (Castellani), che si trova a bordo della stessa imbarcazione, vengano scambiati per un celebre investigatore e per il suo assistente, i quali stano indagando su un serial killer che ha già ucciso i mariti di 6 donne fresche di matrimonio e rapite queste ultime.
Commedia degli equivoci sul tema del doppio scritta con brio e che riesca non fare interamente leva sul repertorio di Totò. Il quale sciorina una raffica di calembour, gioca con la plasticità della sua mimica ma si trova anche costretto a un assolo in chiave gotico-farsesca che è tuttavia il momento più debole del film.
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