Regia di Edgar Reitz vedi scheda film
Luglio 1945: in un minuscolo sobborgo nei dintorni di Lipsia, con scalo ferroviario e cimitero, un variegato gruppo di persone sbandate (reduci di guerra, profughi, vagabondi e voltagabbana) attende con una certa ansia il passaggio dall’amministrazione americana a quella sovietica; un ragazzo e una ragazza recuperano il tesoro abbandonato da un ufficiale nazista in fuga e se ne vanno con il miraggio di trasferirsi in America, ma il finale sarà amaro. Film fatto di attese, ambientato in un tempo sospeso e in un angolo di mondo dove la storia è passata per poi andarsene in un altrove dove si sogna di raggiungerla: lo definirei un dramma inesploso sull’impossibilità di un vero cambiamento. Confezione un po’ grezza, ma non sgradevole.
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