Regia di David Ayer vedi scheda film
Non è un capolavoro, ma è un ottimo film di guerra fosco (anche nei colori), crudo, teso e violento che credo apporterà qualcosa al genere. Prende molto in prestito da altri film (si possono riconoscere Salvate il soldato Ryan, Orizzonti di gloria e Full Metal Jacket) ma riesce bene a miscelare le varie 'ispirazioni' senza mai dare allo spettatore l'impressione del 'già visto'. La violenza è rappresentata in modo estremo e realistico, ma sempre con misura, senza mai esagerare, senza mai macchiarsi di orribile autocompiacimento. I personaggi principali, inoltre, sono molto ben definiti e ben interpretati ed ognuno pare avere una lunga storia da raccontare e non manca loro qualche tratto di ambiguità. Certo, il film non è esente da difetti: la trasformazione del personaggio di Norman Ellison (interpretato da Logan Lerman) che, da soldato sensibile e timido, diventa una macchina 'ammazza/scopa/bevi' appare forzata, eccessiva (anche nei dialoghi) e perciò poco credibile ma, a parte questo, Fury funziona benissimo, non lascia un minuto di tregua, non perde mai la presa sullo spettatore e sul ritmo e non scade mai (anche se talvolta rischia) nel vuoto ed acritico patriottismo. La sequenza finale, in cui i cinque personaggi principali quasi distruggono un battaglione tedesco, può sembrare un'inutile e commerciale americanata, tuttavia è tesissima, frenetica, ricca di suspense e davvero al cardiopalma (il cinema è anche spettacolo, non dimentichiamolo). Il finale, inoltre, è efficace e, alle brutture della morte e della guerra, riesce a far emergere un messaggio di speranza in modo non banale e per nulla retorico. Insomma, il regista Ayer ha saputo benissimo dirigere il suo 'circo' senza esagerare mai in un senso o nell'altro, sempre col senso della misura, regalandoci momenti di grande spettacolo ed anche di riflessione. Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta