Altro remake dopo 50 anni, ma davvero molto ben fatto, con bravissimi protagonisti (lei in primis) ed una splendida e credibile ricostruzione della vita di campagna inglese di uno o due secoli fa.
Fantastica l'idea che il destino di 3 persone (anzi 4) sia deciso da due folli stupidaggini: un cane pastore che nella notte guida un gregge a schiantarsi giù dalla scogliera; e due innamorati che non si intendono bene sul nome della chiesa in cui sposarsi, rimangono ciascuno tremendamente deluso dal reciproco presunto tradimento e non si cercheranno più.
Plausibile invece la vicenda sentimentale della protagonista, diventata brava e ricca conduttrice di una azienda agricola ricevuta in eredità. Cresciuta senza una vera guida, oscillerà continuamente tra l'amore di 3 valide e ben diversi uomini. Alla fine, pur avendo sposato il peggiore, sceglierà quello giusto, che gli è stato vicino anche come un padre, un fratello e un amico per tutta la vita. Anche perché gli altri due si mettono fuori gioco, l'uno ammazzando l'altro e perciò finendo il resto della sua vita in prigione.
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