Regia di Rob Marshall vedi scheda film
Molto atteso da quel che si evinceva sulla Rete, "Into the woods" pareva non aver risposto adeguatamente alle aspettative, con una partenza abbastanza lenta al box-office: costato 50 milioni di dollari, sembra in netta ripresa, perchè, a livello mondiale, è arrivato, per ora a 200. Il ritorno di Rob Marshall al musical, dopo l'esito disastroso di "Nine", riprende un'altra opera cui è arriso un duraturo successo sui palchi di Broadway, nella quale si mescolano quattro fiabe classiche, riviste in chiave musicale: "Cenerentola","Raperonzolo","Jack e i fagioli magici", "Cappuccetto rosso". La particolarità dell'operazione sta, sì, nel rielaborare in chiave musicale testi conosciutissimi e comunque sempre validi, lo dicono anche i buoni risultati in incassi dei riadattamenti delle favole, ma più che altro, nella seconda parte, mostrare cosa c'è oltre il "...e vissero eccetera". Quindi, il Principe Azzurro non darà la felicità a Cenerentola, i prodigi e le magie portano delle conseguenze, ucciso il gigante non è tutto risolto, e ogni avventura si porta dietro anche dei rischi sul futuro. Se le canzoni non sono tra le migliori sentite in un musical, tutto sommato il quadro elaborato da Marshall, con la preziosa collaborazione, per le scenografie, di Dante Ferretti, funziona: anche se, va detto, che è un'operazione ibrida, che per certi versi rischia di non essere capita, o dipinge metafore troppo ardite per un pubblico giovanissimo, e per altri può risultare stucchevole, in alcuni passaggi, per quello adulto. Delle caratterizzazioni, un pò troppo caricata risulta Meryl Streep strega sciroccata, meglio i brevi ma incisivi ruoli di Johnny Depp lupo malvagio e subdolo e Chris Pine principe fasullo, ma la migliore in scena risulta essere Anna Kendrick, non particolarmente attraente, ma dotata di un vigore che le fa conquistare l'interesse dello spettatore.
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