Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Anche senza esplosioni nucleari e devastazioni globali Il nostro ragazzo si fa notare e ci mostra il passaggio da una gioventù invisibile ad una adolescenza consapevole.
Coraggioso tentativo di emulare il superoismo strabordante holliwoodiano riadattandolo alla realtà italiana, scendendo di tono, abbandonando i roboanti scenari distruttivi metropolitani per la tranquilla città di Trieste. Niente uccisioni o violenza gratuita, ma un racconto intimista sulla gioventù, sull'amicizia e sulle responsabilità che derivano da un grande potere, viene facile dire. Il racconto funziona e funziona anche il film nel complesso, grazie alla musiche ed alla studiata scenografia, appassionando lo spettatore alla storia ed alle vicende del giovane protagonista. E fino a qui tutto bene. La componente attoriale e recitativa però pencola, con gli attori (anche quelli di fama) piuttosto sottotono nei loro ruoli, probabilmente poco convinti del progetto spaghetti fantasy. E questo contribuisce irrimediabilmente all'indebolimento della narrativa, togliendo fluidità e vigore al prodotto finale. Un peccato comunque veniale visto il buon risultato complessivo. Sorprendente.
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