Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Gabriele Salvatores, a vent'anni da "NIRVANA", ritenta la carta del film fantasy, buttandosi, anche lui, sul filone supereroico, ma ambientandolo nella nostra Trieste, anziché a New York, o a Gotham city. Il regista dice di essersi isprato a "SPIDER-MAN" di Sam Raimi, ma qui c'è anche un pizzico di "X-MEN" di Bryan Singer e di "SUPERMAN - IL FILM" di Richard Donner, per via dei flashback in Russia. La cosa divertente è vedere questo ragazzino che usa i suoi nuovi poteri invisibili per vendicarsi dei bulli della scuola e per sbirciare le ragazzine in bagno. Fabrizio Bentivoglio interpreta uno dei cattivi dei suoi, ma non è così cattivo, alla fine il suo è fra i personaggi più brillanti del film. Stupisce Valeria Golino del doppio ruolo di poliziotta e madre del protagonista, perché tutto direi di lei, tranne che ha una faccia da sbirra, ma per sbrogliare il caso dei super-bambini rapiti del film, meglio il suo volto rassicurante e la sua voce roca, che un poliziotto serio alla Claudio Amendola. Notevole la ragazzina acobata, la fidanzatina del protagonista, ha discrete scene "d'azione" ben girate. Quanto al protagonista, meglio nudo nei bagni delle ragazzine, che col suo super-costume addosso. Simpatici i due bulli e il ragazzino che sa tutto di matematica. Accusano Gabriele Salvatores d'aver girato un film troppo per pre-adolescenti, ma le scene alla "EDUCAZIONE SIBERIANA" ci sono e non sembrano girate solo per i bambini. Che "IL RAGAZZO INVISIBILE" sia la nascita di un nuovo genere italiano non lo so, so solo che è un esperimento che spero abbia un seguito, magari, la prossima volta, per avere qualche soldo di budget in più, si pensi ad una co-produzione europea, o americana. Di questo film esiste la versione a fumetti a puntate, edita dalla "Panini Comics".
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