Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
E' un film curioso, che mescola la classica storia di formazione adolescenziale alla fantascienza da supereroi. Ma qui non siamo in America e più che agli effetti speciali (che pur ci sono), ci si cura delle emozioni e delle psicologie. Nel nostro caso il protagonista è un ragazzino coi soliti problemi d'identità e di relazione con gli altri, coetanei e non, e d'inadeguatezza al mondo attorno a lui. Subisce le angherie di un paio di bulli di scuola e non sa reagire, s'innamora di una graziosa compagna di classe ma non sa farsi avanti. Fino a quando scopre di avere il superpotere di diventare invisibile. E da lì cambieranno le cose, si prenderà qualche rivincita e diventerà l'eroe di una strana avventura con rapimenti e scoperte. Fino al colpo di scena finale. Un peccato rivelare di più della trama, che è giusto godersi fino in fondo, fra momenti di poesia, comicità e azione. Un film un po' fiaba e un po' commedia, ambientato nel suggestivo scenario di Trieste, diretto con sicurezza d'autore da Salvatores. E con un cast notevole, dove, però, sono i ragazzini a prendersi la scena. Ed è giusto così. Un film per teenager, ma buono anche per gli adulti, con una piacevole colonna sonora (dai Gorillaz a vari giovani emergenti) e una morale che rilancia l'importanza di una sana normalità. Perché come dice Spider Man: "Grandi poteri generano grandi responsabilità". Potrebbe, a sorpresa, diventare uno dei bestseller del periodo natalizio.
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