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The Imitation Game

Regia di Morten Tyldum vedi scheda film

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La recensione su The Imitation Game

di tobanis
6 stelle

Non così brutto come sostiene certa critica, assolutamente non bello come dice IMDB, ha il punto debole nella sceneggiatura, che pure ha preso l'Oscar!

E’ notevole la differenza tra la critica che seguo (bocciato senza pietà) e il voto su IMDB (filmone imperdibile); ero perciò curioso di capire come fosse questo film. Che è bello e divertente fino all’arrivo della tipa (una Keira Knightley di routine), poi naufraga parecchio, soprattutto e forse solamente nella sceneggiatura, che già aveva scricchiolato, ma poi è la fine del Titanic. Scenette insopportabili, da quel momento, si assommano a una trama che si è concessa molte libertà, anzi, ha proprio raccontato la storia di un altro, altro che “ispirata dalla vita di Turing”. Si racconta di come Alan Turing (un genio, che fu il nonno dei computer) avrebbe escogitato il sistema per decifrare le comunicazioni naziste, contribuendo in maniera decisiva alle sorti della guerra, e della sua fine post – bellica, perseguitato perché omosessuale, allora reato in Inghilterra (inciso, se è reato in Afghanistan, giustamente ci fa vomitare, ma era reato in Inghilterra negli anni ’50…o no?). Tutto abbastanza vero, ma le cose non andarono come racconta il film. Film che spicca sicuramente per il protagonista, lo straordinario Benedict Cumberbatch, per alcune ricostruzioni (un po’ false, anzi parecchio), per un ritmo che mantiene sempre vivo l’interesse. Ma la sceneggiatura…non dico che non possa piacere (le hanno dato l’Oscar!), ma dai, fa veramente cagare. Esempio: la tipa al bar dice a Turing, tieniti vicini i tuoi colleghi, se no, come ti aiuteranno? (lui però non le dice, ma cosa sono, un coglione?). Scena dopo, lui porta una mela a testa ai colleghi (giuro!) e racconta una vecchia barzelletta (ri-giuro!!!), e nessuno lo fanculizza. Scena dopo, mentre lei risolve una “banale” equazione citando un teorema (Eulero? Boh), con sguardo di intesa con Turing (vomito), un collega gli porta un possibile miglioramento per la macchina che stanno costruendo (ri –vomito…sarà stata l’efficacia della mela? Questo non mangiava mele da anni? E senza mela, niente miglioramenti?). Turing osserva e dice una cosa del tipo…Sì, non mi pare una completa cagata (traduco, dice altro). Sguardo di intesa tra il collega e la Keira che fa “E’ il suo modo di dire grazie…” Vomito a spruzzo sul pubblico e lo schermo. Queste banalità da fiction televisive senza pretese, assieme a altre, valgono secondo l’Academy un Oscar, e non un calcio nel culo. E non basta, il film ebbe altre candidature (senza esito), come film (ma dai! Io gli do 6, nel complesso, ma non di più), per la regia, per Cumberbatch (ci stava), per la Keira (ma dai!!!), per colonna sonora, montaggio e scenografia. Il film costò una pipa di tabacco ed ebbe grandi incassi, fu dunque un ottimo successo al botteghino e dunque tutti contenti, tranne quelli che vogliono altro e vogliono meglio, tipo io.

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