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The Imitation Game

Regia di Morten Tyldum vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Imitation Game

di laulilla
3 stelle

Film storico, ispirato da un libro di Andrew Hodges dal titolo "Alan Turing: The Enigma". Nelle sue pagine lo scrittore ripercorre gli anni degli studi dello scienziato Alan Turing e racconta la conclusione drammatica della sua vita.

 

Alan Turing (1912 – 1954) fu un celebre matematico londinese, logico ed enigmista, la cui vita il regista norvegese Morten Tyldum ricostruisce a partire dal momento più drammatico per la storia britannica, ovvero da quando, durante la seconda guerra mondiale, egli fu assunto dal controspionaggio del suo paese, che gli affidò l’arduo compito di indirizzare e coordinare il lavoro del gruppo di matematici di Bletchley Park, impegnati a decifrare i dispacci nazisti, penetrando nei codici criptati della macchina Enigma, modificati dopo che il controspionaggio polacco era riuscito a carpirne parzialmente i segreti.
Gli studi e le intuizioni di Alan Turing, che per raggiungere lo scopo aveva concepito e fatto costruire una “macchina” antesignana dei computer, permisero la realizzazione di Colossus, il calcolatore mastodontico decisivo per decifrare i piani della Germania hitleriana e vincere la guerra.
 
L’interesse del film non è però tanto nel racconto di questa vicenda – molto nota e altre volte raccontata anche dal cinema – quanto nella evocazione delle difficoltà fra le quali Alan Turing fu costretto a vivere, dissimulando la propria omosessualità, considerata reato da sempre e anche, perciò, negli anni ’50 del Novecento nel “civile” Regno Unito.
Ingrata e incurante dei suoi meriti, la sua patria, infatti, lo processò, dopo averlo arrestato, costringendolo a scegliere – si fa per dire – fra un certo numero di anni di galera e la castrazione chimica, insopportabile tortura farmacologica che, dopo un anno, lo avrebbe indotto al suicidio. 
Il film – che sviluppa l’argomento alternando, con l’uso di numerosi flashback, gli anni della guerra e quelli successivi – appare nel suo insieme assai piatto e del tutto privo,  sul piano formale, di qualche innovativo slancio, ma si avvale della buona interpretazione di attori di ottimo livello.

Mi riferisco soprattutto a Benedict Cumberbatch (Il potere del cane, I segreti di Osage County12 anni schiavo), che, nel difficile ruolo di Alan – uomo introverso e timido, dal comportamento impacciato – convince pienamente.
—-

Film reperibile su molte piattaforme e presente gratuitamente in serata su La7d



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