La recensione su Il segreto del Sahara

di mm40

4 stelle

L'archeologo Desmond Jordan arriva nel Sahara con un obiettivo quasi impossibile in mente: scoprire il mistero della cosiddetta 'montagna parlante'. Incontra la legione straniera e momentaneamente vi si unisce, ma ne fugge quando capisce di trovarsi in pericolo; anche i predoni locali sono una seria minaccia e Jordan, accecato da un incidente, ripara presso la tribù capeggiata dalla regina Anthea. Sarà lei a ridargli la vista e ad aiutarlo nella parte finale della sua missione.

Coproduzione italo-svizzero-ispano-tedesca con cast stellare, quantomeno per il Belpaese, e confezione discretamente patinata, Il segreto del Sahara è innanzitutto però un prodotto televisivo. Ciò che ne consegue è evidente: una trama semplice e ricca di colpi di scena e personaggi del tutto stereotipati, fortemente diluiti nelle cinque ore e mezza totali di durata della pellicola, suddivisa in quattro puntate (di poco meno di un'ora e mezza ciascuna) per la messa in scena sul piccolo schermo. Fra i protagonisti: Michael York, Andie MacDowell, Diego Abatantuono, Miguel Bosè, Ben Kingsley, Jean-Pierre Cassel, Delia Boccardo, Daniel Olbrychski e Sal Borghese; per la sceneggiatura è stato impegnato un team di scrittura composto dal regista, Nicola Badalucco e Sergio Donati, che ha lavorato con dichiarate ascendenze salgariane; pare abbastanza evidente anche il legame del personaggio interpretato da York - un avventuroso archeologo impegnato in pericolose avventure attorno al mondo alla scoperta di antichi segreti - con l'Indiana Jones della premiata ditta Lucas-Spielberg che aveva esordito sul grande schermo ne I predatori dell'arca perduta, del 1981. Le pecche principali del film, pur ben architettato e messo in scena, stanno naturalmente nel blando ritmo e nella soluzione narrativa non troppo elaborata, adeguatamente impostati per la visione del pubblico domestico. Ma nell'ambito delle produzioni catodiche, Il segreto del Sahara sicuramente eccelle. Musiche di Morricone, scene di Ferretti-Lo Schiavo. 4/10.

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