Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
Emir Kusturica é tornato alla regia dopo una decina di anni con questo "Sulla via lattea" che a Venezia ha suscitato ben pochi entusiasmi. Io continuo a considerarlo uno dei grandi autori europei del cinema anni 80/90, e anche se qui non può replicare i fasti delle sue opere più memorabili come "Underground", di cui ci sono comunque un sacco di citazioni visive, riesce ugualmente a consegnare una pellicola con alcuni motivi di interesse che si alternano a soluzioni più manierate. Si tratta di una riflessione sull'importanza del sentimento amoroso come unica risposta di fronte al caos della Storia e alla follia della guerra, che qui é proprio la guerra dei Balcani anni 90, anche se per nulla storicizzata e tenuta volutamente in un clima da leggenda popolare o da "realismo magico" che si ricollega alle sue opere più celebri. Il film è un po' troppo lungo nella durata di due ore e discontinuo nella tenuta drammaturgica, con una prima parte più narrativa e una seconda più visionaria e dilatata; non mancano i consueti elementi surreali, qui concentrati soprattutto nella presenza fin troppo invadente degli animali, che intervengono continuamente nell'azione a vario titolo, e le musiche dal sapore vagamente gitano qui firmate dal figlio Stribor. In questo calderone spesso esagitato e a tratti stridente, privo di quell'armonia espressiva che fece la grandezza di "Papà è in viaggio d'affari" e di "Underground", si inserisce la presenza fantasmatica di Monica Bellucci, oggetto del desiderio che viene sempre più sublimato fino a diventare quasi impalpabile, e a cui l'attrice riesce a conferire una buona prestanza espressiva (la sua parte prevede saggiamente pochi dialoghi, ma il body language é eloquente, e deve essere stata comunque un'esperienza impegnativa anche dal punto di vista fisico per l'attrice italiana). Un'opera complessivamente non eccezionale, un po' risaputa e ripetitiva nel riproporre i topoi di una poetica che era stata molto più viva e originale in passato, e che tuttavia non mi sembra corretto affossare del tutto, perché testimonia di un tentativo di ripensare le modalità del proprio cinema che non manca di scuotere e turbare lo spettatore interrogandolo sulla propria finitezza, come nello struggente finale.
Voto 6/10
On the Milky Road - Sulla Via Lattea (2016): Monica Bellucci
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