Regia di Marian Dora vedi scheda film
Spinto da curiosità felina, mi sono persuaso alla visione di questo film, che infine si è rivelato meno scioccante di quanto pensassi: per tutta la prima parte, infatti, assistiamo all’incessante e silenziosa ricerca di “The man”, un uomo apparentemente irreprensibile che vorrebbe conoscere qualcuno in grado di soddisfare il suo appetito sessuale. Ma tale richiesta non sembra affatto facile da esaudire, anzi va incontro a numerosi rifiuti; finché non incontra la magnifica preda, che gli si offre letteralmente in pasto per appagare il suo famelico desiderio. Ed è qui che il film diventa interessante, per l’audacia con cui sceglie di raccontare questo episodio di antropofagia consensuale: la mdp osa riprendere il macabro sacrificio umano senza edulcorare nulla della violenza con cui viene compiuto questo ripugnante banchetto, officiato da un sadico celebrante per il piacere suo e della sua vittima. Nessun dettaglio ci viene risparmiato, ogni parte anatomica diventa una oscena prelibatezza per questo folle gourmet, le cui azioni culinarie sono accompagnate da suggestive musiche che ne amplificano la brutalità, non esente tuttavia dall’estetica da torture-porn. Comunque esiste roba ancora più estrema di questo pur efferato esemplare.
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